Non era più lui,
Non sopportava più i compagni
E oggi in Svizzera poi in Francia domani
Taciturno e irascibile
Dentro a questa vita da cani.
Non era più lui.
Che cosa mai l'aveva cambiato?
Prima era simpatico a tutti, era amato.
Così curioso e sensibile
Benché albero sradicato.
Non era più lui.
Era stato costretto a emigrare.
Ma che cosa, che cosa l'ha potuto cambiare?
Disordinato e appartato
Poi irascibile e pronto a oziare.
Non era più lui.
Sempre in una stazione a guardare
I treni veloci partire
I treni veloci passare
E il rapido delle quindici
Ed un ritorno sognare.
È vita questa?
Incoerente, ozioso, dissociato.
Con monotonia a un suo sogno legato.
E il rapido che passa a mitraglia
Lui lui lui, sempre disperato.
Che vita è questa? È morire?
Rimanere per il momento
Tranquilli si può?
Silenzio come una tomba
Se si vuol sopravvivere
Senza aspettare i tre squilli di tromba?
L'acqua passa con furia da un ponte
La neve cade stridendo da un monte
Nella tempesta ci salviamo a stento
Ma lui lui lui, è solo vento.
Non era più lui.
Oggi è tre volte maledetto
Con un tarlo negli occhi e dentro il petto,
Le ali di cera per il volo
Sono buttate sotto al letto.
Writer(s): Lucio Dalla, Roberto Roversi
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