Soli or siamo / Non son tuo figlio? / L'usato messo Ruiz m'invia
-Soli or siamo! Deh, narra quella storia funesta.
-E tu la ignori, tu pur! Ma, giovinetto, I passi tuoi d'ambizion lo sprone lungi traca! Dell'ava il fine acerbo è quest'istoria... La incolpò superbo conte di malefizio, onde asseria colto un bambin suo figlio... Essa bruciata venne ov'arde quel foco!
-Ahi! sciagurata!
-Condotta ell'era in ceppi al suo destin tremendo! Col figlio sulle braccia io la seguìa piangendo. Infino ad essa un varco tentai, ma invano, aprirmi... Invan tentò la misera fermarsi e benedirmi! Ché fra bestemmie oscente, pungendola coi ferri, al rogo la cacciavano gli scellerati sgherri!... Allor, con tronco accento, "Mi vendica!" Esclamò quel detto un'eco eterna in questo cor lasciò.
-La vendicasti?
-Il figlio giunsi a rapir del Conte: Lo trascinai qui meco... le fiamme ardean già pronte.
-Le fiamme?... Oh ciel!... Tu forse?...
-Ei distruggeasi in pianto...io mi sentiva il core dilaniato, infranto!...Quand'ecco agl'egri spirti, come in un sogno, apparve la vision feraledi spaventose larve! Gli sgherri ed il supplizio!...La madre smorta in volto...Scalza, discinta!...Il grido, il noto grido ascolto..."Mi vendica!"...La mano convulsa stendo...stringo la vittima...nel foco la traggo, la sospingo...Cessa il fatal delirio...l'orrida scena fugge...La fiamma sol divampa, e la sua preda strugge! Pur volgo intorno il guardo e innanzi a me vegg'io dell'empio Conte il figlio...
-Ah! che dici?
-Il figlio mio...
-Ah!
-Mio figlio avea bruciato!
-Quale orror!
-Ah!
-Quale orror! Ah!
-Mio figlio! Il figlio mio, il figlio mio avea bruciato!
-Orror! Quale orror!
-Sul capo mio le chiome sento rizzarsi ancor!
-Non son tuo figlio? E chi son io, chi dunque?
-Tu sei mio figlio!
-Eppur dicesti...
-Ah! forse...Che vuoi?...Quando al pensier s'affaccia il truce caso, lo spirto intenebrato pone stolte parole sul mio labbro...Madre, tenera madre non m'avesti ognora?
-Potrei negarlo?
-A me, se vivi ancora, nol dei? Notturna, nei pugnati campi di Pelilla, ove spento fama ti disse, a darti seüpötira mpm ,psso? éa figgemte aura t'arrestò materno affetto?...E quante cure non spesi a risanar le tante ferite!...
-Che portai quel dì fatale...ma tutte qui, nel petto!...Io sol, fra mille già sbandati, al nemico volgendo ancor la faccia!...Il rio De Luna su me piombò col suo drappello; io caddi, però da forte io caddi!
-Ecco mercede ai giorni, che l'infame nel singolar certame ebbe salvi da te!...Qual t'accecava strana pietà per esso?
-O madre!...Non saprei dirlo a me stesso!
-Strana pietà!
-Mal reggendo all'aspro assalto, ei già tocco il suolo avea: Balenava il colpi in alto che trafiggerlo dovea...Quando arresta um moto arcano nel discender questa mano...Le mie fibre acuto gelo fa repente abbrividir! Mentre un grido vien dal cielo che mi dice: "Non ferir!"
-Ma nell'alma dell'ingrato non parlò del cielo un detto! Oh! se ancor ti spinge il fato a pungar col maledetto, compi, o figlio, qual d'un Dio, compi allora il cenno mio...sino all'elsa questa lama vibra, immergi all'empio in cor!
-Sì, lo giuro, questa lama scenderà dell'empio in cor!
Lusato messo Ruiz m'invia! Forse...
-"Mi vendica!"
-Inoltra il piè. Guerresco evento, dimmi, seguìa?
-Risponda il foglio che reco a te.
-"In nostra possa è Castellor; ne dei tu, per cenno del prence, vigilar le difese. Ove ti è dato, affrettati a venir. Giunta la sera, tratta
In inganno di tua morte al grido, nel vicin Chiostro della Croce il velo cingerà Leonora."
Oh giusto cielo!
-Che fia?
-Veloce scendi la balza, e d'un cavallo a me provvedi.
-Corro...
-Manrico!
-Il tempo incalza... Vola, m'aspetta del colle ai piedi.
-E speri? E vuoi?
-(perderla! Oh ambascia! Perder quell'angiol?...)
-No, soffrirlo non poss'io...
-Guai per te s'io qui restassi!...
-No, soffrirlo non poss'io...Il tuo sangue è sangue mio!...Ogni stilla che ne versi tu la spremi dal mio cor!
-Tu vedresti a'piedi tuoi spento il figlio di dolor!
-Ferma, deh! Ferma!
-Mi lascia, mi lascia!
-M'odi, deh! M'odi!
-Perder quell'angelo! Mi lascia, addio!
-Ah! Ferma, m'odi, son io che parlo a te!