La dove crescevano i melograni c'era un profumo di erba bagnata. la primavera girava in carrozza e l'afa non era ancora arrivata.
E ci bastavano venti lire per rimediare un cono gelato
Guadagnato nei pomeriggi a dissetare l'orto e il roseto.
La dove crescevano i melograni ricordo ancora il posto segreto dal quale spiavo gli operai cantare la pausa accanto a un roveto e deponevano oli e formaggi su una tovaglia fresca di lino e la fragranza riempiva le mani fra le formiche e un bicchiere di vino.
E mi dicevo corri ragazzo che verra' giorno sarai come loro e costruirci una casetta sara' in fondo come trovare un tesoro...
La dove crescevano i melograni l'estate era una palla di fuoco
Lo sguardo ingenuo delle ragazze stava cambiando poco a poco
E le osservavo senza capire il gioco suadente del sorriso
Che ricamavano su quella bocca alito dolce di fiordaliso.
La dove crescevano i melograni d'autunno con la tramontana a portar da mangiare ai cani al digiuno da una settimana che' all'uscita di scuola le facce mai viste prima di certa gente
Che ci parlavan di pane e giustizia di lotta di classe di rabbia crescente.
E mi dicevo corri ragazzo che' verra' il giorno
Sarai come loro
La rivoluzione che ci aspetta sara' in fondo come trovare un tesoro
Writer(s): Guiseppe Pippo Pollina
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