Chi è lei, che ha sfiorato il sagrato con pane e coraggio
Con sguardo lontano?
Chi è lei, che ha baciato il suo giuda lo ha guardato negli occhi gli ha tenuto la mano?
Chi è lei, senza spada e divisa a scortare la notte
Spergiura e indifesa?
Chi è lei, ce lo dica Don Pino chè di eroi abbiam bisogno
Per capire il mattino.
Chi è lei, che ha raccolto speranze nell'oscuro confine
Tra nascita e addio?
Chi è lei, ostinato a cantare un inno alla vita
Ai senza voce ai senza dio?
Chi è lei, che ha saziato di gioia ogni fame ogni sete
Ogni dolore ogni noia?
Chi è lei, ce lo dica don pino chè di eroi ci nutriamo
Per riempire quel vuoto, quel niente che siamo.
Chi è lei, che ha sfidato i potenti col sorriso dei giusti
Col coraggio dei matti?
Chi è lei, che il suo tempo era un dono
E il suo corpo un ricordo stoffa di bandiera?
Chi è lei, le parole di vento che spiravano forte
Anche quando non c'era?
Chi è lei, che ha capito il segreto che nasconde
Lo sguardo innocente del mondo?
Chi è lei, che ha sentito un afflato venire dal basso
Dal fondo del fondo?
Chi è lei, quell'impavido gesto
Lo sberleffo alla morte uno sguardo intravisto?
Chi è lei, ce lo dica don Pino che di eroi ci nutriamo
Per riempire quel vuoto, quel niente che siamo.
Writer(s): Guiseppe Pippo Pollina
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