Io ho sentito molte ballate
Quella di Tom Dooley, quella di Davy Crocket
E sarebbe piaciuto anche a me
Scriverne una così.
Invece, invece niente, ho fatto una ballata
Per uno che sta a Milano
Al Giambellino.
Il Cerutti, Cerutti Gino.
Il suo nome era Cerutti Gino
Ma lo chiamavan Drago.
Gli amici al bar del Giambellino
Dicevan che era un mago
(era un mago...)
Vent'anni, biondo, mai una lira.
Per non passare guai
Fiutava intorno che aria tira
E non sgobbava mai.
Il suo nome era Cerutti Gino
Ma lo chiamavan Drago.
Gli amici al bar del Giambellino
Dicevan che era un mago
(era un mago...)
Una sera, in una strada scura
"occhio, c'e' una lambretta".
Fingendo di non aver paura
Il Cerutti monta in fretta.
Ma che rogna nera quella sera.
Qualcuno vede e chiama.
Veloce arriva la pantera
E lo vede, la madama.
Il suo nome era Cerutti Gino
Ma lo chiamavan Drago.
Gli amici al bar del Giambellino
Dicevan che era un mago
(era un mago...)
Ora è triste e un poco manomesso
Si trova al terzo raggio.
È lì che attende il suo processo
Forse vien fuori a Maggio.
S'è beccato un bel tre mesi il Gino
Ma il giudice è stato buono.
Gli ha fatto un lungo fervorino
È uscito col condono.
Il suo nome era Cerutti Gino
Ma lo chiamavan Drago.
Gli amici al bar del Giambellino
Dicevan che era un mago.
(era un mago...)
È tornato al bar Cerutti Gino
E gli amici nel futuro
Quando parleran del Gino
Diranno che era un duro
Writer(s): Renato Angiolini, Giorgio Gaberscik, Umberto Simonetta
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