Come va? Sei ancora addormentata
Città da sempre amata,
Perduta e mai riconquistata.
E il ricordo è così lontano
Di un bicchiere di spuma freddo nella mano.
La villa è lì davanti a me
In quest'alba d'estate
Prigioniera dentro la sua rete.
Ma quella rete scavalcherò
E se nessuno mi sente
Vorrei ancora parlarle,
Perché un segreto ho da dirle, da dirle.
Hey! Mi ascolti? Villa bianca dei ciliegi
Accendi ancora le tue luci per te, per me.
E rimandami le immagini di allora
Lo stesso giorno, la stessa ora
Per respirare di nuovo la vita vissuta con te.
I libri sotto il braccio, Dio!
Adesso come faccio?
Sì signora, dopo i compiti di scuola
Alle cinque il tè a casa sua non mancherò.
Ecco ormai la porta che si è aperta,
Che silenzio intorno
Nel grande specchio si riflette il giorno.
La signora chissà dov'è,
La signora che era purtroppo
Tanto più grande di me.
Davanti a quel divano dannunziano
Risento la sua mano.
Io spaventato rimanevo lì
Gli occhi sgranati a sentir quei sì
Fra il piacere e il terrore,
L'odio e l'amore.
E terminò troppo presto
Quel gioco crudele d'agosto.
Hey! Mi ascolti? Signora bionda dei ciliegi
Accendi ancora quelle luci per me, per me.
E rimandami quello che ho perduto
Che lungo gli anni non ho più trovato.
Per respirare di nuovo la vita,
Per respirare di nuovo la vita, vissuta con te.
I libri sotto il braccio,
Dio! Adesso come faccio?
Sì signora, dopo i compiti di scuola
Alle cinque il tè a casa sua non mancherò.
Writer(s): Alfredo Rapetti, Ivan Graziani
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