Sia qualunque delle figlie
Che fra poco andrà sul trono
Ah! non lasci in abbandono
Un magnifico papà.
Già mi par che questo e quello,
Conficcandomi a un cantone
E cavandosi il cappello,
Incominci: sor Barone;
Alla figlia sua reale
Porterebbe un memoriale?
Prende poi la cioccolata,
E una doppia ben coniata
Faccia intanto scivolar.
Io rispondo: eh sì, vedremo.
Già è di peso? Parleremo.
Da palazzo può passar.
Mi rivolto: e vezzosetta,
Tutta odori e tutta unguenti,
Mi s'inchina una scuffietta
Fra sospiri e complimenti:
Baroncino! Si ricordi
Quell'affare, e già m'intende;
Senza argento parla ai sordi.
La manina alquanto stende,
Fa una piastra sdrucciolar.
Io galante: occhietti bei!
Ah! per voi che non farei!
Io vi voglio contentar!
Mi risveglio a mezzo giorno:
Suono appena il campanello,
Che mi vedo al letto intorno
Supplichevole drappello:
Questo cerca protezione;
Quello ha torto e vuol ragione;
Chi vorrebbe un impieguccio;
Chi una cattedra ed è un ciuccio;
Chi l'appalto delle spille,
Chi la pesca dell'anguille;
Ed intanto in ogni lato
Sarò zeppo e contornato
Di memorie e petizioni,
Di galline, di sturioni,
Di bottiglie, di broccati,
Di candele e marinati,
Di ciambelle e pasticcetti,
Di canditi e di confetti,
Di piastroni, di dobloni,
Di vaniglia e di caffè.
Basta basta, non portate!
Terminate, ve n'andate?
Serro l'uscio a catenaccio.
Importuni, seccatori,
Fuori fuori, via da me.
Writer(s): Gioacchino Rossini, Library Arrangement
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