Signora Altezza, in tavola
Che... co... chi... sì... che bestia!
Quando si dice i simili!
Non sembra Cenerentola?
Pareva ancora a noi,
Ma a riguardarla poi...
La nostra è goffa e attratta, *
Questa è un po' più ben fatta;
Ma poi non è una Venere
Da farci spaventar.
Quella sta nella cenere;
Ha stracci sol per abiti.
(Il vecchio guarda e dubita.)
(Mi guarda, e par che palpiti.)
Ma non facciam le statue.
Patisce l'individuo:
Andiamo presto in tavola.
Poi balleremo il Taice, *
E quindi la bellissima...
Con me s'ha da sposar.
Andiamo, andiamo a tavola.
Si voli a giubilar.
Oggi che fo da Principe
Per quattro io vuo' mangiar.
Mi par d'essere sognando
Fra giardini e fra boschetti;
I ruscelli sussurrando,
Gorgheggiando gli augelletti,
In un mare di delizie
Fanno l'anima nuotar.
Ma ho timor che sotto terra
Piano piano a poco a poco
Si sviluppi un certo foco.
E improvviso a tutti ignoto
Balzi fuori un terremoto,
Che crollando, strepitando
Fracassando, sconquassando
Poi mi venga a risvegliar.
E ho paura che il mio sogno
Vada in fumo a dileguar.
Writer(s): Gioacchino Rossini, Library Arrangement
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