Cadere, sognare
Cadere, sognare
Cadere, sognare
E cadere, sognare
Cadere giù e non svegliarmi più.
Ero un brav'uomo, uno come tanti, uno normale. Ho sempre fatto tutto quello che dicevano di fare. Per fare il mio dovere ho studiato, mi sono anche laureato, ma poi mi sono accontentato e ho accettato un posto fisso da impiegato. Ho acceso un mutuo e mi sono sposato, credevo anche di esser fortunato, ma poi un giorno m'ha chiamato il capo, m'ha detto l'azienda ha delocalizzato, mi dispiace ma sei licenziato.
Cadere, sognare
Cadere, sognare
Cadere, sognare
Cadere, sognare
E poi mi son lasciato andare, ho mollato tutto e ho cominciato a bere, perché la sporca verità è che nessuno vuole uno della mia età!
Classe dirigente d'imbroglioni, sfruttatori senza senso del domani, senza voglia di sporcarsi mai le mani, ideologi cresciuti alla Bocconi. Il vostro liberismo mi ha ammazzato, di ogni mio sogno derubato, ormai anche mia moglie mi ha lasciato, e adesso sono rovinato e mi son sentito...
Cadere, sognare
Cadere, sognare
Ma no, io non ci sto, io non mi arrenderò.
Cadere, sognare.
E grido finché vi vedrò pagare, maiali senza il minimo pudore, e spegnere quel ghigno che fa male, che offende chi non riesce a respirare. Ho chiuso con la società civile, con i vostri furbi giochi di parole, che alla fine resta sempre tutto uguale e aspetterò seduto in riva al fiume, fino a che non vi vedrò cadere giù e non tornare più!
Writer(s): Claudio Arfinengo, Eugenio Finardi, Giovanni Maggiore, Marco Lamagna, Paolo Gambino
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