Soldato Nencini, soldato d'Italia
Semianalfabeeta, schedato: "terrone",
L'han messo a Alessandria perché c'è più nebbia;
Ben presto ha capito che a volergli bene
C'è solo quel cane che mangia la stoppa
Fra i vecchi autoblindo, pezzato marrone...
Due o anche tre volte ha chiesto il tenente
A un suo subalterno: "Ma questo Nencini,
Cos'ha, da sorridere sempre per niente?
Sorride un po' perso... magari a nessuno;
E mangia di gusto 'sto rancio puzzone!...
Ma è analfabeta, e per giunta, terrone!"
E arriva anche il giorno che arriva la posta;
E piove, e di dentro c'è tante persone.
S'inganna ridendo l'odore di piedi,
E là, più di tutti, chi ride è il terrone:
Gli stanno leggendo del padre a Corfù;
C'è stata una capra malata... e continua:
"Sai, tristi è aspettari: se non t'amo più,
Conviene lasciarsi..." Firmato: Mariù
Soldato Nencini, soldato d'Italia
Di stanza a Alessandria, schedato: "terrone",
Si è messo in disparte, sorride un po' meno;
Ma di tanto in tanto, ti ferma qualcuno
E gira e rigira quel foglio marrone:
Ti legge un frase; ti dice:"c'è scritto
"Sai, tristi è aspettari: se non t'amo più,
Conviene lasciarsi..." Firmato: Mariù"
Writer(s): Vincenzo Jannacci
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