Il cane con i capelli, quando andava per la strada, si molleggiava:
Se passava davanti a una vetrina, si rimirava, si pettinava i suoi capelli
Che erano finti e belli, disperazione dei suoi fratelli:
"non s'è mai visto, non s'è mai visto un cane con i capelli".
Voleva sembrare un altro, e si illudeva di essere diverso
Perché per strada la gente lo guardava, lo accarezzava, gli accarezzava i suoi capelli
Che erano finti e belli, disperazione dei suoi fratelli:
"non s'è mai visto, non s'è mai visto un cane con i capelli";
"non s'è mai visto, no, non si è mai visto un cane con i capelli".
Un giorno, ormai convinto d'essere diverso, il cane coi capelli
Entrò bel bello in una tabaccheria: "tre sigarette, mi dia tre sigarette";
Nessuno rispondeva, no, non gli davan retta, anche se aveva dei bei capelli:
Non si dà retta, non si è mai visto un cane con i capelli;
Non si dà retta, non si è mai visto un cane con i capelli.
Writer(s): Vincenzo Jannacci
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