Gino capì d'essersi innamorato
Solo il giorno che lei non arrivò
Gino scappò come scappa un soldato
La colsero lenta e lui ci cascò
Fragile Gino ma senza pretese
Come par giusto l'amor del pavè
Gino lasciò che lei gli sputasse in faccia
Sentenza in totale disonestà
Fermo restava a ascoltare davanti
Poi senza voce cercava un perché
Troppe carezze costate una cifra
Troppe realtà da buttare perché
Vide le volte che il sole piangeva
Vedere quell'uomo morire da sé
Dire che fu disumano il contratto
È dire poco e c'è anche un perché
Gino volò dentro nella tempesta
Ma quello che è peggio è che capì e non capì
Stette in un canto a guardare la radio
Quando si mise a parlare fuggi
Writer(s): Paolo Jannacci, Vincenzo Jannacci
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