Chi sei tu che tormenti la mia mente sgombra nascosto nell'ombra, sembra tu voglia portarmi stretto al collo, come un insetto a mollo in una goccia d'ambra.
Chi sei tu che ti vedo a fianco e sbianco come Kimba, mi frulli i testicoli come maracas a ritmo di samba, tu sei la macumba che y ariba come la Bamba.
Una carcassa viva rinvenuta a riva, arriva la mignatta che salassa ogni linfa creativa, ogni tua visita priva di fiato, perché mi vieni a svegliare appena mi vedi addormentato.
Chi sei maledetto, chi sei?
Non ho riparo nel mio letto, chi sei?
Non mi hai detto chi sei?
Uno spirito, un folletto chi sei, chi sei tu, chi sei?
Io sono Caparezza, vengo dalla monnezza, ti schiaccio sul cuscino come un moscerino su di un parabrezza, io sono Caparezza, tutt'altro che una carezza, non mi puoi uccidere perché io vivo in te, tu vivi in me.
Non ce la faccio, sto diventando di ghiaccio, a questo qui non gli piaccio, meglio se taccio, penso che se lo caccio mi gonfia come un polpaccio.
Da giorni sono in terapia, ciao dottore mi servono cure per la schizzofrenia, vedo fantasmi con tutti i crismi in casa mia, mi hanno detto che è tutto frutto di fantasia, si hanno ragione, ma la questione, è che stanotte la visione me le ha date di santa ragione... mi dia la soluzione, sono pronto a pagare, persino a cagare più di un milione, dottore lei non presta attenzione, non le interessa affatto la mia guarigione.
Ma perché non mi parla dottore, son qui da due ore e lei non fa che ridacchiare... dottore... dottore?
Io sono Caparezza, vengo dalla monnezza, ti schiaccio sul cuscino come un moscerino su di un parabrezza, io sono Caparezza, tutt'altro che una carezza, non mi puoi uccidere perché io vivo in te, tu vivi in me.
Writer(s): Michele Salvemini
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