Questo è per dargli maggiore senso, se stò in silenzio non cerco il vostro consenso, nebbia causata dall'incenso ora respiro a fatica comunque attendo in silenzio e non mi lamento.
Dorme io reduce insonne raccolgo i miei pensiero e dò vita ad una creatura deforme sento il silenzio lontano dai vostri sguardi e se qualcuno è ancora in giro vorrà dire che farò più tardi, non si tratta di egocentrismo è voglia di sfogarmi il book mi attende il calamaio le mie uniche armi non spreco tempo lo investo spesso allenandomi e faccio in modo che nulla deva rimproverarmi, aggiungo oggetti sopra la mia scrivania mentre con cura seziono l'argomento di questa mia poesia al buio come se in cella in una abbazia lo scelto anche se sofferente di claustrofobia l'odio che ho dentro sprigiona e si espande come epidemia lancio messaggi privi di diplomazia non dò mai peso Ad una qualsiasi diceria piuttosto tendo ad onorare tutta quanta la mia dinastia prepara la censura in quanto sarò assai offensivo e alle provocazioni orali risponderò in modo più che eccessivo e visto che ho brutte intenzioni dò fuoco alla miccia di questo esplosivo ciò che io miro rientra entro l'obiettivo io non passivo bensì al dolore vendicativo non cesserò finchè di rime non sarò privo ad ogni modo sono tornato anche se più cattivo.
RIT: Per soldi non per droga non è nemmeno per sesso è un male interno ed è per questo che fa tan silenzio non è per fama successo un ricco compenso quindi cerca nel messaggio che c'è dentro quale è il vero senso.
Chi non conosce l'ebbrezza della notte non giochi con la luce chi non conosce il silenzio non giochi col suono il mio nome non pronunciarlo ma ad alta voce di giorno e notte la vita a vostra condizione adoro solo l'oscurità tra queste ombre dove posso stare solo a contatto con i miei pensieri la fine è solo un taglio netto a questa esperienza è l'unico modo capace di metter fine a un po' di problemi il tempo è un abisso profondo come infinite notti la morte non è peggio prova a guardarmi negli occhi ritorno solo quando delle campane senti i rintocchi per voi non resta più uscita non ci sono vi son sbocchi il viso pallido il viso pallido servo dalla finestra vedo ciò che è rimasto osservo quello che resta e non và esprimo tutto il concetto con uno sguardo metto angoscia in quanto non sono la bella malatesta passano i giorni i secondi le settimane e gli anni anche se chiuso non riesco a non fare danni anche se inverno spalanco le membra ai malanni ora sono pronto a scegliere solo i panni chi non credeva che tornassi sono tornato speravi che ti perdonassi ti sei sbagliato vivo soltanto per vendetta dopo aver fumato in cameretta ed è per questo che da tempo son qui di vedetta.
Writer(s): Stefano Breda, Alessandro Vacca
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