Nel lauto ingegno di un conviviale
Vessato all'estro di un vestito di cliche
Nella citta' dove è sempre carnevale
Tra cimiteri rimpinzati a polvere
Voglio svezzare a sgomento
Il travestirsi del vento
E nella calca del suo quotidiano andar
Lanciar carezze che non s'osano afferrare
E spaventar di verita'
Sentieri mascherati a carneval
Al carneval
Per mascherare un'apparenza che non c'e'
Voglio spogliar a carneval
I monumenti di una pace a rendere
A carneval per tagliuzzar
Sogni in coriandoli di candida ironia
Per dispensar la vita mia
Tra i convenuti di una vaga eternita'
Per scongiurar sazia omerta'
Che allieta danze e grugniti a carneval
Piovon latrati mai riscossi fino in fondo
Umana attesa di famiglia o chicchesia
Padri rispondono di attendere altro mondo
Per sorseggiar vane credenze in altra via
Fratelli persi ormai beoni nel clistere
Di una carnevale lungo un letto di piacer
A inanellar padrini e poi soprassedere
A siccita' di verita'
Nel tacito ristoro di un caffe'
Writer(s): Tomaso De Mattia
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