Comincia a ingiallirsi il nero del livido
Non è più così tanto nitido
E da oggi il dolore ritorna semplicemente sottocutaneo
Ho cambiato la scheda al telefono
Ho lavato nel lago lo spirito
E nel farlo il tuo corpo ha finito per essermi estraneo
È un periodo pieno di sorprese
E non si contano più le offese
Che per decenza mi rimangerei
Ma ero stanco di sentirmi come
Uno straccio sotto ai tuoi piedi
Mi sarebbe esploso il cuore prima o poi
Alla parte non mi presto
Del povero Cristo
E perché mai tu l'hai data a me?
Vuoi rispondere perché, io dove finisco?
In quale labirinto se non c'è uscita o speranza di evadere
Continua a ingiallirsi il nero del livido
Non è più di dominio pubblico
E da oggi il ricordo diventa eternamente contemporaneo
La vendetta è servita sul tavolo
Da strapparti dei fili dal cofano
Ma nel farlo il piacere sarà, quello sì, momentaneo
È un periodo pieno di sorprese
In sottofondo a queste imprese
La musica pian piano salirà
Voglio prendermi un registratore
Per tenerci dentro le parole
Di quel proverbio che mi servirà
Alla parte non mi presto
Di chi è crocifisso
E perché mai tu l'hai data a me?
Vuoi rispondermi perché, io dove finisco?
In quale meccanismo se non c'è uscita o speranza
Non c'è nessuna certezza di evadere
Alla parte non mi presto
Del povero Cristo
E perché mai tu l'hai data a me?
Vuoi rispondere perché, io dove finisco?
In quale labirinto se non c'è uscita o speranza
Non c'è nessuna certezza di evadere
Writer(s): Samuele Bersani, Giampiero Grani
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