Io sono un istrione
Ma la genialità
è nata insieme a me
Nel teatro che vuoi
Dove un altro cadrà
Io mi surclasserò
Io sono un istrione
Ma la teatralità
Scorre dentro di me
Quattro tavole in croce
E qualche spettatore
Chi sono lo vedrai?
Lo vedrai?
In una stanza di tre muri
Tengo il pubblico con me
Sull?orlo di un abisso oscuro
Coi I miei crac con I miei chi
E la commedia brillerà
Del fuoco sacro acceso in me
E parlo e piango e riderò
Nel personaggio? che vivrò
Perdonatemi se
Con nessuno di voi
Non ho niente in comune
Io sono un istrione
A cui la scena dà
La giusta dimensione
La vita torna in me
Ad ogni chi è di scena
Che io sentirò
E ancora morirò
Di gioia e di paura
Quando il sipario sale
Paura che potrò
Non ricordare più
La parte che so già
Poi quando tocca a me
Puntuale sono là
Nel sogno sempre uguale? uguale?
Io sono un istrione
Ed ho scelto oramai
La vita che farò
Procuratemi voi
Sei repliche in città
E un successo farò
Io sono un istrione
E l?arte, l?arte sola è la vita per me
Se mi date un teatro
E un ruolo adatto a me
Il genio si vedrà? si vedrà?
Con il mio viso ben truccato
Con la maschera che ho
In tono enfatico, discreto
Versi e prosa vi dirò
Con tenerezza o con furore
E mentre agli altri mentirò
Fino a che sembri verità
Fino a che io ci crederò?
Non è per vanità
Quel che valgo lo so
E ad essere sincero
Solo un vero istrione
è grande come me
Ed io ne sono fiero
Writer(s): Giorgio Calabrese, Georges Garvarentz, Charles Aznavourian
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