Ho sprecato un mondo per poter capire
Ma non so, ricominciare.
Uomo tu, mi guardi e non capisci che
Ho vissuto, come te.
Una vita amara, come tante ma
La mia mente ora sa
Ridi di un pagliaccio che ha finito ormai
Di giocare con il vento,
Di giocare con il vento,
Di giocare con il vento.
Un quercia antica di tanti anni fa
Un bambino che si sveglia.
Fili di speranze, sensazioni e poi
Una lacrima di vetro.
Ridi senza chiederti che senso ha
La realtà di questa favola
Ho sprecato un mondo per poter capire
Ma non so...
Writer(s): Marina Comin, Salvatore Paolo D'angelo
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