Quel vecchio parlava e la pioggia batteva
Sui ponti di Amsterdam.
Io ero stordito, l'ho forse sognato,
Ma so che non è così.
C'è un continente, una terra altrove,
Non è nelle carte, ma c'è e si sa.
L'han vista anche gli uomini dalla luna,
Ma soltanto a chi è pronto si svelerà.
Il primo mattino del mondo è là.
La vendetta degli dei cancellò gli umani;
Quella terra si svegliò priva di confini;
Le foreste le maree e i ghiacciai a nord
E prede e predatori per valli e praterie
Sotto gli oceani e fra i monti, vita alla vita.
Un messaggio senza età viaggia da quel mondo
Chiama cuori coraggiosi persi o messi al bando,
Cerca naufraghi d'amore e sconosciuti eroi;
Nessuno è mai tornato, perché il futuro è là;
Non c'è nessun frutto proibito, non c'è dolore.
E' là che io voglio andare, è là che ti porterò;
Dove comincia il sole, e nasce la libertà.
Strinse gli occhi il vecchio e indicò ad oriente,
Era un mendicante o magari Dio.
Quell'eterna primavera ti voglio dare,
Dove il pane sa di pane e nessuno muore;
Tutto questo c'è se ci crederai:
è tempo di volare, qui niente cambia mai,
Non c'è più bisogno di noi, la vita è sogno.
E' là che io voglio andare, è là che ti porterò;
Dove comincia il sole, e nasce la libertà.
Grandi sognatori di terre e mari
Guardan l'orizzonte aspettando noi.
Writer(s): Valerio Negrini, Camillo Facchinetti
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