Caro amico, per favore, tu salutami gli amici,
Ed il popolo, che è tutta la mia gente;
Sono loro il vero cuore, che mi preme ricordare,
Che rimpiango e che mi ha amato veramente;
Verrà un giorno nel futuro che potremo ritornare,
E staremo veramente al nostro posto,
Finiremo di patire, non dovremo più emigrare
Perché un tale ce lo impone ad ogni costo.
E salutami tua madre, dai un abbraccio a tua sorella,
Chissà come sarà grande e signorina;
E lo so, sarà bellissima come son le nostre donne,
Sanno vivere con forza che trascina;
Ma le hai mai guardate bene - ti sorridono col cuore,
Negli sguardi non nascondono timore,
Dove sono però uniche è sul posto di lavoro,
Son con gli uomini e si battono con loro.
E spartiscono le gioie i doveri e le fatiche non si mettono da un lato ad aspettare e dev'essere pensante trovarsele nemiche quanto partono decise per lottare.
Ti ricordi di Marisa quando mi ero innamorato e non mi veniva forza di parlare ed invece ci trovammo nel corteo del primo maggio e fu li che mi riuscì di incominciare.
Ho pensato tante volte che c'è un senso a tutto questo,
Quest'amore non ci cade giù dal cielo;
Ma parlando della vita, e pensando al mio paese,
Mi è sembrato come fosse tolto un velo,
E mi pare di sapere, e finalmente di capire,
Nella vita ogni cosa ha un suo colore,
E l'azzurro sta nel cielo, ed il verde sta nei prati,
Ed il rosso è il colore dell'amore,
E l'azzurro sta nel cielo, ed il verde sta nei prati,
Ed il rosso è il colore dell'amore
Writer(s): Pier Angelo Bertoli, Alfonso Borghi
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