Devi andartene, devi andartene via,
Perché il tempo passa, passa, passa e va a stringere.
Ora basta devi andartene più lontano che puoi.
Con la tua luce amara, fuori dai denti
Devi andartene
Perché a giocare col fuoco si richischia di bruciare.
E non ci sono promesse che possano guarire.
Solo parole che tacciono per non dispiacere.
Se penso a tutto il tempo dato in pasto a ferire.
Cercando una risposta che non sapesse tradire.
Smarriti dentro un mondo che lascia a cadere.
Che non conosce il senso della parola impedire.
Devi andartene, devi andartene via.
Perché il trucco si scioglie.
E si scopre l'inganno
Devi andartene
Perché con la tua musica hai fatto il tuo tempo.
E non ci sono incatesimi che riescano a stupire.
Nessuna confessione per piangere un dolore.
Ma solo un Dio che parlano sempre basso.
Non girano sue foto ma solo ipotesi ma tante ipotesi a favore.
Perché ogni tempo ha il suo vento.
Ogni stagione ha il suo aprile.
Davanti a questo astuto arsenale di burattini.
Di astuti poeti al loro finale.
Dove l'imbarazzante gioco delle parti diventa il solito dantesco girone infernale.
Con il monarca sgargiante di cipria che perde la testa tra cosce, bracciali e culi di bottiglia. E una scialuppa di derelitti gli battono il sedere.
Ma l'applauso osannante è diventato ormai ostile.
Perché ogni tempo ha il suo vento, ogni stagione il suo aprile.
Perché ogni tempo ha il suo vento, ogni stagione il suo aprile.
Devi andartene
Devi andartene
Devi andartene...
Writer(s): Paola Turci
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