C: "io vengo sempre ad ascoltare te, perche tu no in chiesa...
Ad ascoltare me?"
F: "perche io parlo di cio che ho visto, mentre tu di cio che.
Ti han raccontato solo!"
C: "se tu non vieni in chiesa e non credi in dio andrai all'inferno, sciocco,
Te lo dico io!"
F: "quindi se un uomo e buono e non crede in dio dove andra mai, dimmi,
E l'assassino che ci crede dove va?"
Il cardinale non dormiva piu, il cardinale non mangiava...
Aveva una settimana per rispondere e in piu
In chiesa innanzi ai suoi fedeli, doveva dar la soluzione
E l'ultimo giorno stremato chiese aiuto al signore.
Si addormento sotto il crocefisso e sull'altare fece un sogno,
Che gli avrebbe mandato il signore, che lo guardava fisso!
(Inizia il sogno...) "treno per il paradiso! tutti a bordo, treno per il paradiso! affrettatevi!"
Il cardinale scese dal treno e il grigio lo avvolse in quel malodore,
La desolazione intorno gli provoco un gran stupore,
Nessun colore, nessuna meraviglia!
Dov'era il paradiso con il suo idillio, lo chiese a un santo in croce che gli rispose:
"... ma lasciami in pace! con tutta la fatica che ho fatto ad essere santo, guarda dove mi ritrovo!
Lasciami in pace, lasciami nel mio grigio!..."
"ultimo treno per l'inferno! tutti a bordo! ultimo treno per l'inferno!"
... il cardinale si affretto sconvolto e curioso di vedere il seguito...
Scese dal treno e vide cio che occhi umani non immaginerebbero,
Una natura di colori luminosi e caldi, canti ed incanti!
Creature magiche ed alate, come fate, animali bellissimi
Che giocavano felici con bambini e grandi, prova ad immaginarti!
C'era anche buddha, laotze e socrate... e tutto era divino,
C'era tantissimo vino!
Il cardinale tremava per tanto amore, si sentiva sporco, puzzava di sudore,
E chiese al buddha com'era possibile che l'inferno era un incanto e
Il paradiso un rimpianto, grigio, spento, un lamento...
Il buddha gli rispose che siamo noi a creare cio che abbiamo intorno
E se hai dentro un paradiso il paradiso ti creerai!
La la la la la la la...
Il cardinale si sveglio la domenica mattina tutto sudato e spettinato
E la chiesa era gia piena di fedeli che aspettavano con ansia
La risposta alla domanda del filosofo...
L'unica cosa che riusci a raccontare il cardinale quella mattina...
Fu solamente quel sogno.
Writer(s): Jose Miguel Redin Redin
Lyrics powered by www.musixmatch.com