Finalmente è morta, folle creatura.
Adesso posso bere quanto mi pare.
Senza vederti impazzire, senza dovermi sfibrare,
Ma soprattutto senza con gesta quotidiane richiamare l' attenzione delle forze dell'ordine.
E lei venne!
Folle di una creatura,
Incontro a un destino
Beffardo e crudele.
Era era era un' estate come questa che mi innamorai di lei.
Per spegnere la sete orrenda che mi divora dentro
Non basterebbe il vino che può contenere la sua tomba.
E non è poco, visto che l' ho gettata dritta in fondo a un pozzo!
E lei venne!
Folle di una creatura,
Incontro a un destino
Beffardo e crudele.
Folle di una creatura,
Incontro a un destino
Beffardo e crudele.
Ma quanto siete stronzi, sfigati e ricchi di mai
Nè d'estate nè d'inverno avete saputo cosa sia davvero l'amore.
Evviva! Sono libero!
Libero, oh, la libertà della mente!
Adesso posso bere quanto cazzo mi pare,
Senza vederti impazzire,
Senza dovermi sfigurare,
Ma soprattutto senza con gesta quotidiane richiamare l' attenzione delle forze dell'ordine.
Stasera mi sbronzo di brutto
E alla fine mi sdraio per terra e dormo come un cane!
Mi passasse sopra un tir o un intercity io me ne frego!
Me ne frego di dio,
Me ne frego del demonio,
Me ne frego dei sacramenti,
Me ne frego di te.
Non me ne frega niente di dio, del demonio, dei sacramenti e di te.
Folle di una creatura,
Incontro a un destino
Beffardo e crudele.
Oh, non siamo tutti chi un po' più o chi un po' di meno,
Siamo tutti, tutti, tutti completamente pazzi.
Writer(s): Gionata Mirai, Giulio Favero, Francesco Valente, Pierpaolo Capovilla
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