La casa sul confine della sera
Oscura e silenziosa se ne sta,
Respiri un' aria limpida e leggera
E senti voci forse di altra età,
E senti voci forse di altra età...
La casa sul confine dei ricordi,
La stessa sempre, come tu la sai
E tu ricerchi là le tue radici
Se vuoi capire l'anima che hai,
Se vuoi capire l'anima che hai...
Quanti tempi e quante vite sono scivolate via da te,
Come il fiume che ti passa attorno,
Tu che hai visto nascere e morire gli antenati miei,
Lentamente, giorno dopo giorno
Ed io, l'ultimo, ti chiedo se conosci in me
Qualche segno, qualche traccia di ogni vita
O se solamente io ricerco in te
Risposta ad ogni cosa non capita,
Risposta ad ogni cosa non capita...
Ma è inutile cercare le parole,
La pietra antica non emette suono
O parla come il mondo e come il sole,
Parole troppo grandi per un uomo,
Parole troppo grandi per un uomo...
E te li senti dentro quei legami,
I riti antichi e i miti del passato
E te li senti dentro come mani,
Ma non comprendi più il significato,
Ma non comprendi più il significato...
Ma che senso esiste in ciò che è nato dentro ai muri tuoi,
Tutto è morto e nessuno ha mai saputo
O solamente non ha senso chiedersi,
Io più mi chiedo e meno ho conosciuto.
Ed io, l'ultimo, ti chiedo se così sarà
Per un altro dopo che vorrà capire
E se l'altro dopo qui troverà
Il solito silenzio senza fine,
Il solito silenzio senza fine...
La casa è come un punto di memoria,
Le tue radici danno la saggezza
E proprio questa è forse la risposta
E provi un grande senso di dolcezza,
E provi un grande senso di dolcezza...
Writer(s): Francesco Guccini
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