Come un'ombra scivola via,
è nascosta dentro di me,
Prende il tempo all'anima mia
E non capisco cos'è.
E non è, e non è,
Perché sono con te,
Il pensiero proibito
Che nasce da sè.
E non è, non è che
Non ho voglia di te
Quando c'è.
Senza un volto e senza un'età,
Perché un corpo solo non ha.
E non è, e non è
Sovrapposta con te;
è un' immagine chiara
Che vive da sè.
E non è, non è che
Non ho voglia di te
Quando c'è.
La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge e sa
Che non la troverò,
Che non la perderò.
Io non so parlare di lei,
Non so dire molto di lei.
Ma non è, ma non è
Confusione la mia,
Il pensiero proibito
Di andarmene via,
Via da te, via da me.
Non sentire che c'è
Quando c'è.
La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge.
E' lei: è l'abitudine,
è l'abitudine.
Togli questa spina,
Strappa questa spina
Che faceva male già da prima.
Punge questa spina,
Sanguina la spina
Conficcata molto tempo prima.
E' l'abitudine.
La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge.
E' lei: è l'abitudine,
è l'abitudine
Writer(s): Enrico Ruggeri
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