Riflettendo sui fatti
Sui modi e sui tempi
C'è da finire matti a pensare che un attimo solo bastò
Adesso lo so
E non è che rimpianga
Nemmeno una volta
E non è la coscienza che brucia, è l'assenza che il buio portò
E che un giorno riavrò
Non c'era nemmeno un segnale
O il tempo di avere terrore
Soltanto l'odore bruciato di plastica
E un cielo che ha sbagliato colore
E la luce che cambia, che cresce che esplode
E la rabbia che sale e col sangue corrode
E intanto intuire o persino sapere
Che niente e nessuno
Potrà mai spiegarmi perché
Ma tornando al presente,
C'è un rumore costante
Una nota stridente che ancora la mente scordare non può
È il regalo che ho avuto,
Da quel giorno per me il mondo è muto
E non chiedo un aiuto, anzi evito meglio di dire di no
A chi cerca in quello che so
Non c'era nemmeno un segnale
O il tempo di avere terrore
Soltanto l'odore bruciato di plastica
E un cielo che ha cambiato colore
E macine immense che gettavano terra
E il vento, il fuoco, le feste, la guerra
E intanto intuire, o perfino sapere
Che niente e nessuno potrà mai spiegarmi perché
Writer(s): Daniele Silvestri
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